Perchè "Radio Jeans"? Ecco un po' di storia
La primogenitura in fatto di fabbricazione dei blue-jeans viene ricondotta,
storicamente, alla città di Genova. Le prime tracce del mitico tessuto
risalgono al XV secolo, quando questo tipo di "tela blu" prodotta in
provincia di Torino (Chieri) era usata per confezionare i sacchi per le vele
delle navi e per coprire le merci nel porto.
Nel XVI secolo, il "blu di Genova" o fustagno genovese tinto con indaco era un tessuto di qualità media e a prezzi accessibili: dal porto genovese si propagò rapidamente in Europa e in particolare tra i mercanti inglesi, che dapprima utilizzarono per indicarlo il termine francese “bleu de Gênes” e successivamente (1567) la “declinazione” anglofona di “jeans”.
Sembra certo che la trasformazione da pezzi di tela a indumento avvenne proprio nella città di Genova; per riconoscerlo nella sua attuale foggia, però, occorrerà attendere il 1850, quando a San Francisco Levi Strauss, insieme al socio Jacob David Youphes, lanciò un modello di pantaloni, resistenti, con cinque tasche, appositamente disegnati per i cercatori d'oro.
In Italia, Giuseppe Garibaldi, che già era stato un marinaio nella Superba, li indossò durante lo sbarco dei mille a Marsala e fece fare lo stesso a molti dei suoi garibaldini.
Successivamente, nel corso del ‘900 i Jeans divennero il simbolo di libertà della nuova cultura giovanile e della voglia di cambiamento che tutti conosciamo.
Per queste ragioni, quando in redazione, a seguito di un concorso di idee, sono stati selezionati i possibili nomi per la nuova radio degli studenti, la scelta è inevitabilmente caduta su “Radio Jeans” che per nascita, storia e simbologia ben ne rappresenta lo spirito.
Così come i Jeans hanno unito i giovani di tutto il mondo dal dopoguerra in poi, Radio Jeans ha l’ambizione di unire gli studenti italiani e non solo, diventandone la colonna sonora, il pretesto per incontrarsi e lavorare quotidianamente alla ricerca delle comuni radici e alla costruzione di un nuovo modo di vivere insieme.
* Nota (A Genova, nel novembre 2004 è stato realizzato un pantalone "blu di Genova" di dimensioni da Guinness dei primati, alto 18 metri, confezionato con seicento paia di vecchi jeans ed issato su un'alta gru del porto antico; disegnato dagli studenti del Liceo Artistico "Carlo Barabino" e realizzato dagli studenti dell'Istituto Professionale "Duchessa di Galliera".
Nel XVI secolo, il "blu di Genova" o fustagno genovese tinto con indaco era un tessuto di qualità media e a prezzi accessibili: dal porto genovese si propagò rapidamente in Europa e in particolare tra i mercanti inglesi, che dapprima utilizzarono per indicarlo il termine francese “bleu de Gênes” e successivamente (1567) la “declinazione” anglofona di “jeans”.
Sembra certo che la trasformazione da pezzi di tela a indumento avvenne proprio nella città di Genova; per riconoscerlo nella sua attuale foggia, però, occorrerà attendere il 1850, quando a San Francisco Levi Strauss, insieme al socio Jacob David Youphes, lanciò un modello di pantaloni, resistenti, con cinque tasche, appositamente disegnati per i cercatori d'oro.
In Italia, Giuseppe Garibaldi, che già era stato un marinaio nella Superba, li indossò durante lo sbarco dei mille a Marsala e fece fare lo stesso a molti dei suoi garibaldini.
Successivamente, nel corso del ‘900 i Jeans divennero il simbolo di libertà della nuova cultura giovanile e della voglia di cambiamento che tutti conosciamo.
Per queste ragioni, quando in redazione, a seguito di un concorso di idee, sono stati selezionati i possibili nomi per la nuova radio degli studenti, la scelta è inevitabilmente caduta su “Radio Jeans” che per nascita, storia e simbologia ben ne rappresenta lo spirito.
Così come i Jeans hanno unito i giovani di tutto il mondo dal dopoguerra in poi, Radio Jeans ha l’ambizione di unire gli studenti italiani e non solo, diventandone la colonna sonora, il pretesto per incontrarsi e lavorare quotidianamente alla ricerca delle comuni radici e alla costruzione di un nuovo modo di vivere insieme.
* Nota (A Genova, nel novembre 2004 è stato realizzato un pantalone "blu di Genova" di dimensioni da Guinness dei primati, alto 18 metri, confezionato con seicento paia di vecchi jeans ed issato su un'alta gru del porto antico; disegnato dagli studenti del Liceo Artistico "Carlo Barabino" e realizzato dagli studenti dell'Istituto Professionale "Duchessa di Galliera".